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I “ Blocchi Intelligenti “ - La tecnologia sempre più indispensabile nel Cronometraggio.

Quante volte abbiamo sentito predicare i nostri Presidenti (di Associazione e Nazionale), che : “ dobbiamo cambiare mentalità, fra qualche anno il “ manuale “ andrà in pensione e chi non starà al passo con le nuove tecnologie è meglio che cambi attività …” . Quello che stiamo vedendo alle Olimpiadi è la dimostrazione pratica che tutto ciò è verissimo, quindi anche i più recalcitranti al cambiamento dovranno adeguarsi. Ma non solo loro, anche le apparecchiature nel giro di qualche anno, andranno rinnovate anche ai nostri livelli, che magari non saranno Olimpici, ma Internazionali, Nazionali, Regionali e così via, sicuramente si, perciò saranno necessari nuovi investimenti ed anche e soprattutto un netto miglioramento delle competenze professionali. Probabilmente, molti di Voi avranno letto l’interessantissimo articolo pubblicato su WWW.FICR.IT , dedicato alle nuove tecnologie utilizzate per i giochi olimpici di Londra, dal titolo, appunto, “I Blocchi Intelligenti “, dove vengono illustrate le nuove apparecchiature utilizzate nell’atletica e nel nuoto. Strabiliante apprendere che : “sui campi di gara vi è il "Quantum Timer", e nelle piscine il "Quantum Acquatic Timer", dispositivi capaci di spaccare il milionesimo di secondo: cento volte superiore ai cronometraggi precedenti utilizzati in ambito Olimpico. Questi dispositivi possono quindi rilevare le parti per milione (ppm) con una precisione di 0,1, ciò vuol dire che la variazione massima è solo di un secondo su dieci milioni di secondi, ovvero di un millesimo di secondo ogni mille secondi. I precedenti strumenti riuscivano a misurare le ppm con una precisione di 0,5. I dispositivi "Quantum" sono quindi 5 volte più performanti. Ulteriore novità è quella della pista di atletica, che ha una superficie più elastica, sulla quale vengono utilizzati i blocchi di partenza, che rilevano automaticamente le false partenze, accorgendosi della forza esercitata sul blocco posteriore dagli atleti, senza prendere in considerazione il movimento, che, se non è tale da procurare vantaggi, non viene segnalato. I nuovi blocchi di partenza "intelligenti" sono anche leggermente più grandi dei precedenti e sono collegati alla pistola "elettronica" dello starter, capaci di segnalare anche la più piccola variazione di pressione sul blocco che determina la falsa partenza. Ed infine nel nuoto vi è l'innovativo sistema di illuminazione "Swimming Show", montato sui blocchi di partenza, vicino alle piastre di contatto, che mostra delle luci che si accendono al tocco dei concorrenti alla fine della gara: una luce per il primo, due per il secondo, tre per il terzo. Insomma c’è di che riflettere e a questo proposito, vengono in mente i discorsi fatti dai colleghi più esperti che ci raccontano di come molti Cronometristi non riuscirono a stare al passo con i cambiamenti dettati dalle nuove tecniche di cronometraggio automatico, elettronico e computerizzato che mandarono in pensione il glorioso “ cipollone “ dell’Omega. Molti di essi, infatti, pur essendo validissimi elementi, decisero di ritirarsi, non riuscendo o non volendo, adeguarsi al cambiamento. D’altronde è inconcepibile una Associazione di Cronometristi che non stia al passo con i miglioramenti tecnologici, sarebbe un controsenso; al contrario si deve gioire di questi innovamenti che ci porteranno un giorno alla misurazione istantanea del gesto atletico. Nell’attesa di ciò, ci resta la magra consolazione di vedere che , come accaduto a Londra, nella finale dei 100 rana femm. , si sia guastato il microfono dello Start-Time, prontamente cambiato, a dimostrazione che le macchine, non sostituiranno ( per ora…sic! ) completamente il Cronometrista, ma certamente dovremo essere in grado di saperle usare correttamente. L’ennesima sfida è lanciata, a noi Cronos raccoglierla e vincerla !