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Pubblicato Martedì, 18 Gennaio 2022 20:41
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Scritto da Riccardo Tosti
Intervista a Giovanni Mario Sena in occasione della pubblicazione del libro: “I Signori del Tempo” 100 Anni della Federazione Italiana Cronometristi.
Iniziamo questa intervista, con ancora viva, in chi scrive, l’emozione per la consegna da parte del Presidente Sena, di una copia del libro “I Signori del Tempo” dedicato ai 100 Anni della Federazione Italiana Cronometristi.
Cronoroma: - “ Carissimo Presidente, questa è una intervista che si riallaccia idealmente a quella che hai rilasciato a www.cronoroma.it nel 2012, giorni in cui A.S.D.Cronometristi Roma muoveva i primi passi nel mondo dei Social Network. Sono passati 10 anni ma le parole, i concetti ed i pensieri espressi da Te allora sono validissimi ancora oggi a dimostrazione di quanto sia stata importante, lungimirante, saggia e professionale la Tua gestione. Sei Cronometrista dal ‘77 e presidente dal 1989… quasi 32 anni di presidenza, una cosa davvero formidabile! Proprio per questo voglio iniziare questa chiacchierata da quella immagine che Tu spesso richiami alla mente di tutti Noi, in cui descrivi la nostra Associazione, come un piccolo paesino nel quale tu ricopri la carica di Sindaco…
G.S. : -“Questa similitudine la trovo molto efficace perché descrive perfettamente la famiglia dei Cronos di Roma, paragonabile ad una piccola comunità in cui sono presenti tutte le componenti ed ambiti umani e professionali ognuno con le proprie caratteristiche, competenze, pregi e difetti. Il compito di un Sindaco, sappiamo, è quello di tener conto di tutte e farle interagire tra loro rispettando le dinamiche interpersonali che nel tempo si vengono a creare, valorizzando le qualità e capacità di ognuno oppure sostenendo chi a volte si trova in difficoltà, facendo sì che nessuno resti indietro e/o rimanga escluso, tutto ciò con lo scopo finale di far raggiungere e consolidare quella leadership professionale che la nostra “ Comunità” dei Cronos di Roma ha raggiunto nel corso degli anni. A volte, però preferisco essere considerato come uno di quei Cavalieri di Ventura medioevali senza patria e senza famiglia ( visto che non ne ho una.. ) che ha scelto di dedicare la sua vita a cercare di essere un Presidente sempre presente, non solo sui campi gara, ponendosi come guida e punto di riferimento per tutti, più o meno giovani. Un riferimento che si sforza di conoscere le persone anche dal punto di vista psicologico per comprendere i punti di forza e le criticità di ogni Crono, trovandogli una collocazione il più possibile adatta alle peculiarità di ognuno. Mi preme sottolineare, che ho svolto questo compito con la massima discrezione e rispetto, cosa che mi ha permesso negli anni di guadagnarmi la fiducia di tutti perché consapevoli che sono e sarò sempre un geloso custode di confidenze e verità a volte anche scomode.“
Cronoroma: - “Chiunque ha la fortuna di incontrare il Presidente Sena, non può far a meno di notare la sua diplomazia. Che ne pensi di ciò?
G.S. : -“ Per ricoprire questa carica sono necessarie doti di equilibrio, pazienza, tatto, finezza, abilità e riserbo nella trattazione di affari delicati che richiedono prudenza, anche nelle relazioni tra persona e persona. Il negoziato è il mezzo di soluzione diplomatica delle controversie più semplice e diffuso, consiste in una serie di colloqui tra le parti, non necessariamente istituzionalizzati, con l'obiettivo di individuare un punto di conciliazione tra le diverse posizioni. Ma sono un essere umano e di conseguenza ho delle simpatie ed antipatie che non esterno, ovviamente, anche se a volte la tentazione di farlo è fortissima ( ride…n.d.r.) ”
Cronoroma: - “ La FICr compie 100 anni e la nostra Associazione è operativa sui campi gara, sotto diverse forme statutarie, da circa 90 anni con i suoi illustri rappresentanti che hanno certificato miglia di competizioni ad ogni livello sportivo, dalle gare amatoriali alle Olimpiadi. Gianni Sena Cronometrista dal 1977, ha ricoperto praticamente tutti gli incarichi dirigenziali, sicuramente ci saranno dei momenti e/o aneddoti che custodisci con affetto nel tuo personale scrigno dei ricordi, ce ne vuoi parlare ?
G.S. : -“Sinceramente non posso parlare di un episodio in particolare, ma quello di cui vado fiero é poter testimoniare l’evoluzione e la crescita che abbiamo avuto come Cronos di Roma. In passato il CONI poteva sostenere un maggior numero di attività svolte dalle varie Federazioni poiché c’erano i fondi derivanti dal Totocalcio e quindi eravamo chiamati a certificare tante discipline sportive come ad esempio la Ginnastica pesante, gare di modellismo, il Giro d’Italia con gli aerei oppure l’Hockey a Rotelle e quello su Ghiaccio, una cosa inusuale per il Lazio ma siccome allora c’era una squadra a Mentana che disputava la Serie B Nazionale facemmo anche quello e sempre come Hockey su ghiaccio abbiamo cronometrato i Mondiali Juniores. In pratica non c’era disciplina sportiva dove servisse certificare il Tempo impiegato in cui non fossimo presenti ma il cambiamento geopolitico e le varie crisi economiche hanno portato ad un drastico ridimensionamento delle attività sportive e di conseguenza del nostro operato. Posso testimoniare che non è stato facile riorganizzarci e nel frattempo restare al passo con i nuovi cambiamenti politico-economici e soprattutto tecnologici come ad esempio il passaggio del cronometraggio analogico al digitale. L’uso del computer con il conseguente abbandono del cosiddetto “cipollone” è stato un momento cruciale per tutti. Anche io mi sono dovuto adattare ed impare ad usare una tecnologia che ha cambiato non solo il modo di cronometrare ma la Società stessa. Ora se pensiamo che c’erano dei Cronos che essendo nati nel 1910 o giù di lì, essendo abituati al cronometro manuale ed a scrivere i tempi sul cartellino per loro non fu affatto facile. Alcuni smisero di cronometrare mentre altri “sfidavano” la macchina; a questo proposito ricordo ancora un collega molto simpatico ma scettico, che seguiva tutte le gare in “parallelo” scrivendo tutto a mano perché convinto che prima o poi il computer un errore lo avrebbe sicuramente fatto! Le gare di Ciclismo o di Vallelunga furono un esempio lampante di questa trasformazione, basti pensare che tutta l’organizzazione della cabina di cronometraggio a Vallelunga era strutturata con compiti ben precisi tra chi si occupava del contagiri, chi faceva le differenze “al volo” o chi si doveva occupare di cancellare i cartellini delle gare precedenti perche servivano per quelle successive perciò tutto veniva scritto a matita…ma con l’avvento del digitale tutto è cambiato radicalmente migliorando, ovviamente, la precisione nella certificazione dei tempi e classifiche.”
Cronoroma: - "Come abbiamo detto in precedenza, sei sempre stato un Presidente “Presenzialista”, infatti il tuo credo è sempre stato: “andiamo a cronometrare” mai “andate a cronometrare” diventando negli anni un punto di riferimento sui campi gara di tutte le discipline soprattutto nel Ciclismo, i Rally ed il mondo dell’Equitazione!
G.S. : -“In effetti è proprio così, ricordo con piacere ed orgoglio di aver cronometrato per più di 20 anni il Concorso di Salto Ostacoli a Piazza di Siena a Roma con personaggi che hanno fatto la Storia di quella manifestazione sia come giudici che come concorrenti. Inoltre fin dagli anni ’90, mi sono occupato in prima persona come D.S.C. praticamente di tutti i Completi di Equitazione e le gare di Endurance che si svolgevano nel Lazio ai Pratoni del Vivaro.”
Cronoroma: - "…scusa l’interruzione ma come non ricordare che sei stato l’artefice di quella che venne definita : “ La Scuola romana di Cronometraggio per l’Equitazione” che davvero era un esempio per tutti…
G.S. : -“ Behh… era proprio cosi, non fu semplice ma i risultati ed i riconoscimenti ottenuti negli anni sono lì a testimoniare la validità della cosiddetta “Scuola”.
Cronoroma: - “ Sicuramente il riconoscimento migliore fu quello, da parte del Comitato Organizzatore, di affidare a Te la consulenza principale dei Campionati Mondiali di Equitazione del ’98 al Vivaro…
G.S. : -“ Esattamente così, i W.E.G. ( World Equestrian Games ) del ‘98 furono un onore ma anche un impegno ed una responsabilità enormi. Si svolsero tra Roma: Salto Ostacoli e Dressage, Pratoni del Vivaro : Completo, Endurance e Attacchi ) e Manziana : Volteggio. Fu un impegno durato ben 6 mesi in cui venni coinvolto in ogni minimo particolare non soltanto per ciò che riguardava il Cronometraggio e le classifiche ma, ad esempio, anche sul numero di bandiere da allestire per le premiazioni! I risultati però ci hanno ripagato ampiamente consolidando il prestigio e l’affidabilità che da sempre ha contraddistinto i Cronos di Roma."
Cronoroma: - “La tua conoscenza di tutti gli sport è ormai proverbiale…
G.S. : -“A dire il vero non posso dire di conoscere alla perfezione i regolamenti di tutte le discipline che siamo chiamati a cronometrare ma sicuramente conosco il tipo di Sport, le apparecchiature che servono anche perché se devi allestire un servizio di cronometraggio devi dire ai cronos designati cosa e come debbano svolgere quel servizio, oltre a conoscerne le capacità operative, quindi giocoforza devi essere edotto su tutte queste necessità”
Cronoroma: - “Posso confermarti che questo avviene da sempre, tant’è che quando (raramente per la verità perché i nostri D.S.C. se la cavano egregiamente) sui campi gara succede un contrattempo, la prima cosa da fare è :” Chiama Gianni! “. Parliamo adesso di Ciclismo…che ci racconti?
G.S. : “ Come sai in pratica ho cronometrato tutti gli sport, ma sicuramente il Ciclismo è stato dopo l’Equitazione la disciplina che ho amato di più. Come sai l’avvento degli Sponsor Tecnici, come Omega, TAG, Longines, Huer e così via, determinarono un nostro ridimensionamento come Cronometraggio Ufficiale in tante manifestazioni come Giro d’Italia, Tirreno Adriatico, Piazza di Siena, Golden Gala e tante altre ancora ma fino a che ci siamo stati, ho avuto il piacere di cronometrare praticamente quasi tutte le edizioni della Tirreno Adriatico, Il Giro delle Regioni, il Giro di Sicilia ed altre innumerevoli gare. Quei periodi li ricordo con emozione in quanto erano gli anni in cui avevo come Maestri i vari Antonio Treta, Andria, De Curtis, Massimo Santino … insomma un vero privilegio se vogliamo, anche perché, in quel periodo, noi cronometristi di Roma potevamo considerarci fortunati visto che non erano molte le Associazioni che potevano garantire sia apparecchiature sia persone di un certo valore, esperienza e professionalità. Al giorno d’oggi anche delle piccole realtà sono in grado di garantire un servizio perfettamente all’altezza ma allora non era così. Sul territorio italiano i fulcri importanti a livelo di cronometraggio, erano non più di cinque o sei che gestivano tutta la grande e importante attività sul territorio nazionale ed internazionale.”
Cronoroma: - “Parliamo ora di Rally, altra disciplina dove hai formato più di una generazione di Cronos. Oggi il Rally di Roma, che noi cronometriamo già da qualche anno, è una prova di Campionato Europeo e possiamo gestirla in modo perfetto anche grazie al tuo contibuto formativo. Da giovane cronometrista ho preso parte alle riunioni preliminari o briefing , come si definiscono oggi, dove ci spiegavi in pratica l’abbicì di un Rally. Vogliamo ricordalo insieme?”
G.S. : “Qualunque gara, come sai, necessita di una preparazione organizzativa dettagliata quindi a maggior ragione un Rally richiede un impegno ed una conoscenza del sistema di cronometraggio perfetta, visto il ruolo fondamentale che esso riveste. Un Rally senza la certificazione dei tempi non esisterebbe. Però sappiamo bene che la vera “palestra” per un Crono è il campo gara. E’ sul campo che si diventa veri cronometristi perciò ho sempre avuto cura di affiancare un Esperto ad un gruppo di giovani per addestrarli al meglio facendoli maturare in modo adeguato e siccome nella nostra Associazione i Cronos Esperti non sono di certo mai mancati ecco spiegato il perché dei risultati raggiunti.”
Cronoroma: - “ Avverto una certa soddisfazione in questa tua affermazione..
G.S. : “In realtà ne sono orgoglioso! In questi oltre 40 anni di Associazione ho visto crescere quasi 3 generazioni di Cronos, più di un migliaio. A loro ho fatto il corso, gli esami, insegnato a stare su un campo gara, come si sta in Giuria e a capire cosa significa il farne parte. In pratica ho “messo in mano il cronometro” a quasi il 90% dei tesserati ancora in attività e la cosa non può che farmi piacere!”
Cronoroma: - “ L’album dei ricordi lo abbiamo sfogliato abbastanza con commozione e orgoglio, ma oggi dove sta andando A.S.D.Cronometristi Roma? Quali sono i nostri nuovi traguardi?
G.S. : “Sicuramente nelle nuove specialità paralimpiche ed in altri ambiti sportivi. La nostra partecipazione a gare come il Torball e La Boccia, specialità riservate agli atleti disabili è stata accolta con grande soddifazione. Ovviamente collaboriamo da sempre con le loro Federazioni ma in questo periodo in cui gli ottimi risultati ottenuti dai loro atleti richiedono un maggiore impegno, noi siamo presenti come è sempre stato e sempre sarà. Un'altra disciplina dove stiamo crescendo molto è l’Hockey su Prato, dove la nostra presenza ha dato un’ impronta professionale che mancava, basti pensare all’introduzione e gestione del tabellone luminoso, innovazione pensata e voluta da Noi e di cui andiamo particolarmente fieri. Ricordo inoltre, che da quest’anno cronometriamo la Serie A1 Maschile e Femminile e dall’anno prossimo anche la serie B a testimonianza di un apprezzamento sempre crescente.”
Cronoroma: - “ Grande Presidente, ci avviamo alla conclusione di questa “chiacchierata” tra amici ma prima di salutarci parliamo di come sta gestendo la nostra associazione questa emergenza pandemica…?
G.S. : “Come sai tutto sommato, non posso dire che sia stato difficile gestire l’emergenza anche perché annoveriamo tra i nostri tesserati dei professionisti con i fiocchi e quindi attenendosi alle rigidissime regole imposte, siamo riusciti a svolgere l’attività con risultati anche insperati. Il vero dispiacere, invece, riguarda il mancato svolgimento dei corsi per i nuovi allievi. Non possiamo pensare di attivarli on-line perché come sappiamo bene, la nostra attività si fonda sull’esperienza diretta e conoscenza interpersonale degli aspiranti cronos e sulla caratteristica peculiare del Cronometrista : la “disponibiltà”. La disponibilità è gia decisiva nella formazione di un giovane crono, se vuoi emergere e migliorare, devi essere disponibile quando vieni chiamato sennò si resta indietro. Beninteso, nessuno viene escluso ma sicuramente resta penalizzato rispetto a chi è sempre presente e oltretutto si propone, facendosi valere e conoscere in modo da trovare il suo ambito sportivo, Nuoto, Motorismo, Ciclismo, apparecchiature ecc, ecc, dove potrà dare il meglio di Sé e diventare parte integrante della nostra struttura.”
Cronoroma: - “ Avevo promesso di concludere, ma con Te è veramente difficile perché ogni Tua risposta suggerisce una nuova curiosità come ad esempio se in tutti questi anni in cui hai visto migliaia di ragazzi e persone, ce n’è qualcuno/a che ti ha sorpreso in qualche modo..?
G.S. : “A dire il vero sono stati in tantissimi, al punto tale che adesso non mi stupisco più, ma quello che posso garantire è che l’essenza del Cronometrista emerge con il Tempo, sempre Lui (…sorride n.d.r.). Spesso nenche lo stesso Crono sa di esserlo fino a quando non matura in Lui la consapevolezza di essere oroglioso di fare il cronometrista e di dare il meglio delle sue capacità per una soddisfazione personale e tutto questo avviene indipendentemente dal livello cuturale, sociale e/o economico, fa parte del suo DNA. Personalmente sono fiero del lavoro svolto e continuerò ad andare avanti fin quando riuscirò a divertirmi come fatto fino adesso ma nel momento che tutto questo dovesse cambiare, appenderò anche Io il Cronometro al classico chiodo augurandomi che quel giorno arrivi il più tardi possibile!”
Cronoroma: Ringraziamo calorosamente il Nostro Presidentissimo per la sua cortesia, disponibilità e benevolente pazienza rivolgendo a Lui il nostro saluto :
…ad maiora!