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Cronoroma intervista: FRANCESCA DE ANGELIS

                          Cronoroma intervista: FRANCESCA DE ANGELIS

Roma, Agosto 2022… In città non si è ancora spenta l’eco dei Campionati Europei di Nuoto che hanno visto stravincere, nella piscina del mitico Stadio del Nuoto, lo squadrone italiano con la conquista di ben 35 medaglie di cui 13 d’oro! Nel corso della manifestazione sono stati stabiliti innumerevoli record sia europei che mondiali certificati da una Giuria Internazionale di cui facevano parte operativa i nostri colleghi Francesca De Angelis e Dante Narduzzi alle piastre di contatto e Monica Tabocchini nella gestione del tabellone grafico. La nostra Francesca, quindi, ha aggiunto un ennesimo alloro al suo già ricchissimo palmares professionale donando nuovo lustro alla nostra Associazione. Cronoroma è lieta di regalare, con questa intervista, un ritratto sportivo e personale di una delle colleghe più stimate nel nostro mondo (non facile) del Cronometraggio, fiore all’occhiello di A.S.D. Cronometristi Roma sia dal punto di vista umano che professionale.


- Settembre 1995, caldissimo come solo i Settembre romani sanno esserlo, davanti all’ingresso della nostra Associazione in Via Flaminia, una giovanissima 17enne abbronzatissima, con un sorriso smagliante ed uno sguardo magnetico mi saluta dicendomi: “CIAO! SONO FRANCESCA, stai andando anche Tu in Associazione?” Rispondo di sì ed insieme saliamo negli uffici… Solo in seguito ho realizzato che con questi semplici convenevoli, ho avuto la fortuna di fare la conoscenza di una ragazza che timidamente, con un certo imbarazzo ma con grande decisione, veniva a consegnare la documentazione per diventare cronometrista. Negli anni a venire quella timida ragazza, sarebbe diventata la celeberrima: Capo Francy! ed è con grande soddisfazione che ora, in qualità di Addetto Stampa intervistandola, posso cercare di far emergere alcuni aspetti della Sua personalità che non tutti conoscono.

Cronoroma : - Francesca nasce e vive a Roma, lavora come Tecnico di Laboratorio chimico, Segretario ed Istruttore Tecnico della nostra Associazione ed è “Figlia d’Arte”. Suo padre, Giorgio De Angelis, è un cronometrista che ha scritto con la sua professionalità, competenza e genialità, pagine della Storia della nostra Associazione. Partiamo, quindi, con la prima domanda: “Com’era respirare l’aria Cronos fin da piccola? Giocavi con le apparecchiature che Giorgio aveva in casa? Qualche racconto o aneddoto?.

Francesca: “In effetti sono cresciuta vedendo mio padre e mio fratello Andrea, che all’epoca era cronometrista anche Lui, occuparsi delle apparecchiature. Poi li seguivo in gara, soprattutto allo Stadio del Nuoto, dove papà era Capo Servizio ed Andrea gestiva il tabellone gigante che ora non c’è più e nei momenti di pausa pranzo facevamo il bagno in piscina tutti insieme perché allora era possibile farlo. Erano momenti bellissimi, poi il resto della giornata lo trascorrevo dentro le cabine di cronometraggio ed è proprio in quei momenti che ti scatta dentro la sensazione di amare oppure odiare quella cosa. Cioè ti trovi davanti ad una scelta: Il cronometraggio mi sta “rubando” i momenti, i weekend che mio padre potrebbe trascorrere con Me quindi lo odio oppure ti appassioni anche Tu? A Me è successo che non solo mi sono appassionata ma ho avuto fin da subito, l’aspirazione di diventare anche Io come loro ed infatti già a 17 anni ho presentato la domanda, in quella famosa occasione dove ci siamo conosciuti… (ride n.d.r.) e poi a 18 ho fatto il corso. Ma per essere precisi, fu mio fratello Andrea a convincere Giorgio a diventare Crono, in quanto condividevano una grandissima passione per lo Sport in generale e per l’Atletica ed il Nuoto in particolare, in seguito Andrea smise di fare il cronometrista per dedicarsi al nuoto mentre Papà ha continuato con i risultati che sappiamo”.

Cronoroma
: - Davvero interessante, ricordavo che Andrea avesse cronometrato con Giorgio ma non ero a conoscenza dei particolari che ci hai raccontato, quindi in famiglia tutti d’accordo anche tua madre immagino…

Francesca
: - “Si, mia madre ha sempre visto con gioia la cosa, chi invece non si è mai appassionata è stata mia sorella non riuscendo a capire come ci andasse di fare le alzatacce all’alba soprattutto nei fine settimana per andare a fare le gare, a dimostrazione che per fare il Crono ti deve scattare la passione dentro sennò è inutile”

Cronoroma: - Francesca, per tutti Capo Francy: come abbiamo detto sei una apprezzatissima “Figlia d’Arte“ e con il Tuo operato, onori degnamente e quotidianamente, la prestigiosa stima e professionalità riconosciuta sia in Italia che all’Estero a Tuo padre. Come vivi questo fatto, la cosa ti “pesa” un po’? Sarebbe bellissimo conoscere qualche aneddoto.

Francesca: “Sinceramente devo ammettere che quando sono entrata a far parte della “famiglia” dei Cronometristi ero un po' timorosa poiché essendo la figlia di una persona già molto conosciuta ed affermata, la cosa mi dava una certa preoccupazione. A questo riguardo, forse non tutti ricordano che Papà era un vero e proprio “Guru” dell’Atletica specializzato nello utilizzo del Photo-Finish, FinishLynx, Scan’O’Vision oltre alle nuovissime piastre di contatto per il nuoto nonché Istruttore Federale, insomma come puoi immaginare, aveva un certo “peso” professionale e quindi non era semplice. Il giorno del mio esame per diventare Crono, mio padre non si presentò perché riteneva giusto che fossero gli altri Istruttori a giudicarmi, tant’è che l’esame l’ho sostenuto con Marco Scoglio, Gianni Sena e Giuseppe Coccari i quali, sapendo di chi fossi figlia, mi fecero una domanda proprio sull’Atletica Leggera che sbagliai clamorosamente! Non ti dico per quanto tempo mi hanno preso in giro ricordandomi quell’errore!”

Cronoroma: - Attenzione…Un errore di Capo Francy!

Francesca: “Siii, non hai idea di quanto l’ho scontata anche perché mio padre mi fece fare, ovviamente, la “gavetta” come tutti gli altri allievi e quindi niente Photo-Finish o altro. Invece siccome servivano nuovi elementi nella squadra delle piastre mi chiamarono (ero ancora allieva) ma sono riuscita in breve tempo ad imparare ed a guadagnarmi la stima e la fiducia dei colleghi”.

Cronoroma: - Sappiamo che hai dovuto “subire” gli scherzi riservati alle matricole, un po’ come avviene con le reclute da militare, ovviamente il tutto in modo molto affettuoso ma con lo scopo di farti sviluppare la prontezza necessaria nell’affrontare l’evento imprevisto, cosa fondamentale per Noi Cronos e visti i risultati, alla fine quegli scherzi sono stati davvero costruttivi…

Francesca: “In effetti il mio inserimento nel Gruppo Piastre è stato abbastanza veloce nonostante fossi non ancora “Ufficiale” e non possedevo ancora quella padronanza nell’utilizzo delle apparecchiature che si acquisisce solo con l’esperienza. Ricordo che in una gara, Corrado Micarelli, Marco Scoglio, Paolo D’Amato, Massimo Sabatini che costituivano il Gruppo, mi dissero che in quel week-end avrei dovuto ricoprire l’incarico di D.S.C. poiché loro erano impegnati in altre gare. Potete immaginare la mia sorpresa ma anche l’apprensione, non solo perché era da poco che facevo gare di quel livello ma anche perché avrei dovuto lavorare con altri Cronos meno esperti di Me. Inoltre, allora si utilizzava l’OSM-6, il famoso “Valigione”, una macchina davvero all’avanguardia per quei tempi,( non si utilizzava ancora il computer) , che non avendo un vero e proprio display non ti consentiva di seguire visivamente i vari “tocchi”. Cioè, oggi il computer ti notifica il tempo piastra, il tempo pulsante ed il delta di differenza tra piastra e pulsante segnalandoti se è adeguato oppure troppo grande, in questo modo si può capire se la piastra ha funzionato correttamente oppure se c’è stata qualche anomalia. Con il “Valigione” ad ogni fine batteria, dovevi aspettare che la stampante, si scaldasse e stampasse la “strisciata” con tutti i tempi piastra e pulsante e il D.S.C. controllandola, doveva calcolare velocemente le differenze (i delta) per verificare che tutto fosse andato bene, la frase era: “…c’è poca differenza, c’è poca differenza… ok!”. Di quel periodo mi è rimasta l’abitudine di tenere la mano sopra la stampante perché allora capivo, mentre stampava, quant tocchi avrebbe scritto mentre oggi lo faccio ancora per controllare l’andamento della gara, per sentire se avviene un “tocco spurio” oppure qualche altro evento. Insomma tornando a quella famosa gara, ovviamente ero terrorizzata, avevo trascorso la notte insonne mentre invece mi ritrovo in piscina il Gruppo Piastre cioè tutti i miei D.S.C. al completo, che mi comunicano candidamente che loro sarebbero stati al manuale; mi sono detta: “ahhh… bene così se c’è qualche problema mi aiuteranno” mentre invece ben presto ho capito cosa mi aspettava! Siccome la bravura di un Capo Servizio emerge e si consolida nella gestione delle difficoltà, degli eventi imprevisti come ad esempio il: cambio tempo, tocco mancante, pulsante premuto in anticipo o ritardo, tempo spurio, loro decisero di farmi gestire queste situazioni durante la gara mettendomi alla prova in un modo pazzesco. All’inizio non capivo cosa stesse succedendo ma poi vedendo le loro facce e sentendo le loro risatine ho capito tutto. Ovviamente furono così bravi che i loro “scherzi” li fecero senza compromettere la gara mentre controllavano come gestivo la cosa ed erano pronti ad intervenire se non fossi riuscita a cavarmela…Devo dire che sono riuscita a risolvere ogni problema sudando come mai più mi è capitato. Alla fine li ho insultati e quasi malmenati ma loro se la sono cavata tranquillamente dicendomi che avevo superato egregiamente il test, li “odiavo” ma in cuor mio avevo compreso che avevano ragione e l’insegnamento mi è ancora utile, l’esempio della stampante lo dimostra”.

Cronoroma: - Dal periodo degli “scherzi costruttivi”, la tua crescita professionale è stata inarrestabile, gare e manifestazioni importanti in Italia ed all’estero ti hanno visto protagonista. Ce ne vuoi parlare…

Francesca: “Sai che non amo parlare di queste cose ma in effetti, devo riconoscere che ho avuto la fortuna di poter partecipare fin dai primi anni a manifestazioni importanti dove ho potuto migliorare la mia professionalità ed imparare dai migliori. Sicuramente la manifestazione a cui sono più legata è il Trofeo Settecolli dove iniziai nel ’98 a due anni dal mio ingresso in Associazione come operatore per poi nel 2000 divenire D.S.C. incarico che ricopro tuttora. Negli anni successivi sono stata designata dalla Federazione come Operatore piastre per Microplus (n.d.r. una delle più grandi società italiane nella gestione del Timing Ufficiale nelle maggiori manifestazioni importanti come nei recenti campionati Europei di Nuoto a Roma 2022. Nel nuoto la prima esperienza in gare internazionali la feci a Trabzon in Turchia, per gli EYOF – European Youth Olympic Festival nel 2011, nel 2015 a Kazan in Russia ai Mondiali Master, in Congo per gli All-African Games, Budapest per gli Europei di Nuoto, Netanya in Israele sempre per gli Europei di nuoto invernali poi nuovamente a Budapest per quelli estivi a Glasgow sempre per gli Europei Assoluti mentre a Samsun in Turchia sono andata per le Olimpiadi riservate ai sordomuti mentre in questi giorni, sempre con la squadra della Microplus, sono impegnata agli Europei di Roma 2022”.

Cronoroma: - Cara Francesca, scusa ma come sempre sei molto restia a raccontare le cose nella loro interezza. Ad esempio tutti noi sappiamo che in queste gare ti occupi della gestione delle piastre perché il ruolo di D.S.C. non esiste ma di fatto hai sempre svolto quel compito e non solo quello…

Francesca: “In effetti è proprio così il mio ruolo è di gestire le Piastre, è anche vero che a volte ho svolto la manutenzione delle stesse. Spesso venivo presa in giro perché mi vedevano alternarmi continuamente tra il computer ed il saldatore. In queste manifestazioni ho messo sempre a disposizione la mia esperienza”.

Cronoroma: - A questo punto trovo corretto che sia Io a ricordarti che nel tempo in tutte queste competizioni di altissimo livello sei diventata una figura fondamentale sia nella gestione delle gare che delle apparecchiature. Ti sei guadagnata sul campo la stima e la fiducia dei maggiori responsabili di queste manifestazioni nonché degli organizzatori, basta vedere come i Direttori Tecnici delle nostre nazionali Cesare Butini (Assoluti), Walter Bolognani (Giovanili-Juniores) per non parlare poi dell’Ing. Gianfranco Saini Direttore Sportivo della FIN si rivolgono a Te per qualsiasi inconveniente e/o problematica salti fuori. Non è così? Sto dicendo qualcosa di non vero o esagerato?

Francesca: “No assolutamente tutto vero, le cose stanno proprio così, in effetti sono una collaboratrice importante visto che sono stata designata dalla FICr a svolgere certi compiti ed il riconoscimento professionale deriva proprio dal fatto che sono gli addetti ai lavori che fanno il mio nominativo alla FICr. Ma basta così perchè sai bene che non mi piace parlare di certe cose, potrei dare l’impressione di vantarmi e non voglio che accada” (arrossisce imbarazzata n.d.r.).

Cronoroma: - Ok, va bene, non insisto ma continua nel tuo racconto…

Francesca: “D’accordo, sai che praticamente ho fatto il D.S.C. in moltissime discipline come nei Rally ed altro ancora ma per restare in campo internazionale e per “uscire dall’acqua” possiamo parlare delle gare con i falchi che ho cronometrato negli Emirati Arabi. Si tratta di una esperienza particolaris-sima ed originale con gare che si svolgono in mezzo al deserto in un contesto sociale completamente diverso dal nostro”.

Cronoroma: - Gare con i falchi? Raccontaci tutto!

Francesca:La falconeria è molto praticata negli Emirati Arabi, infatti, lo stendardo presidenziale del Paese è rappresentato con un falco e negli ultimi anni è diventata uno sport molto popolare. Noi come FICr collaboriamo con i tecnici della Microgate, sponsor ufficiale della Federazione, che realizza le apparecchiature da noi più utilizzate come il Rei2, il ReiPro, le fotocellule Polifemo, i tabelloni e tanto altro ancora. In gara si utilizza il Rei2 ed un sistema di raggi laser progettato proprio per queste gare, settato in modo da prevenire falsi impulsi soprattutto da oggetti proveniente dal verso opposto al volo del falco oppure estranei”.

Cronoroma: - “Interessante, descrivici come avviene una gara!

Francesca:Le gare che Noi cronometriamo si dividono in tre tipologie diverse: Telwah, Baloon e Aeroplane. La Telwah è la più complessa dove partecipano più concorrenti ed è seguitissima in TV. Si tratta di una prova di velocità in linea con partenze singole, dove il falco deve percorrere 400mt (o 600mt a seconda dell’evento) volando il più possibile vicino al terreno restando all’interno dello strato limite. Il falconiere in partenza, toglie il cappuccio al falco e lo fa partire, all’arrivo un “catcher” con un bastone e una corda rotante alla quale è attaccata una finta preda, attira il volatile. Da precisare che dal momento della partenza quando al falco viene tolto il cappuccio e viene richiamato dal proprio “catcher” (ogni falco ha il suo richiamo personale), per compiere il percorso i falchi impiegano 15/18 secondi con velocità, a volte, di oltre 110kmh! Siccome i distacchi sono nell’ordine del millesimo, a volte si sono verificati anche dei pari tempo al decimillesimo, per questo vengono utilizzati sia in partenza che in arrivo dei laser supportati da un sistema FinishLinx . Si tratta di sistemi molto sofisticati che garantiscono un eccellente rilevamento dei tempi oltre al backup per ogni eventuale verifica in caso di richiesta da parte del comitato gara. Personalmente vengo impegnata alternativamente ai laser oppure ai Linx”

Cronoroma: - Davvero affascinante! Grazie per averci fatto conoscere un mondo e delle gare totalmente diverse da quelle che siamo abituati a fare, un tempo si cronometrava il Giro d’Italia con gli aerei ma era tutt’altra cosa. Ma torniamo a Francesca De Angelis: Sei universalmente conosciuta come Capo Francy e, come sappiamo, in tutti i campi professionali (ed i Cronos non fanno certo eccezione…) i taciti e pubblici riconoscimenti si ottengono gara dopo gara fino a farti diventare un punto di riferimento per gli altri. Come abbiamo illustrato finora, negli anni hai dimostrato oltre alle altre attitudini, una notevole capacità nello stare “sempre sul pezzo”, sempre attenta ad ogni minima evoluzione tecnica e regolamentare, freddezza nell’affrontare le difficoltà durante una gara, capacità di adattamento nelle situazioni logisticamente più complicate, grande senso di responsabilità e notevole forza morale, fondamentale per gestire le gare come D.S.C. Il tuo pensiero al riguardo…

Francesca: “Così come si cresce come cronometrista ci si evolve anche come D.S.C. e sempre dalle esperienze fatte. Come sappiamo nella nostra attività si migliora risolvendo i problemi che via via si presentano durante le gare ed una volta risolti, essi diventano un piccolo tassello in più che aggiungi al tuo bagaglio di conoscenze. Sicuramente la freddezza, fondamentale per un D.S.C. devi averla di tuo, in effetti non tutti la possiedono; devi anche imparare a trasformare i problemi risolti in risorse, di modo che, se si ripropone una difficoltà, rifletti su come hai agito la volta precedente quindi cerchi di agire più rapidamente in modo da far sì che chi assiste alle gare, non si accorga che c’è stato un problema, cosa evidente con i tabelloni, tanto per fare un esempio”.

Cronoroma: - Sempre modesta , ma ammetterai che in numerose occasioni ti abbiamo vista risolvere velocemente dei problemi non semplici, grazie anche alle tue intuizioni…

Francesca:Questo fa parte del modo di ragionare nell’affrontare i problemi, un po’ come il discorso sulla freddezza di cui parlavamo prima. Devo però riconoscere che nella mia carriera sono stata fortunata ad incontrare colleghi da cui ho imparato molto, soprattutto nei primi anni; però anche la scuola di mio padre ha avuto ed ha tuttora la sua importanza, il suo modo di preparare le gare, di affrontare le difficoltà e risolverle sono un insegnamento preziosissimo. Da alcuni anni collaboro in modo molto costruttivo con Dante Narduzzi, un altro incontro fortunato, non soltanto per Me ma anche e soprattutto per la nostra Associazione viste le sue enormi capacità tecniche e professionali. Con Dante ci completiamo perfettamente perché abbiamo la stessa visione immediata della gestione della gara sia nei momenti “ tranquilli” ma anche e soprattuto in quelli “difficili”, il fatto di pensarla allo stesso modo ti aiuta moltissimo e contemporaneamente riduce la velocità di risoluzione delle problematiche. Tutto ciò fa crescere professionalmente ognuno di noi e, cosa da non sottovalutare, aiuta anche gli altri colleghi che ti vedono in azione ed imparano senza accorgersene come comportarsi nei momenti di difficoltà”.

Cronoroma: - Il fatto che Tu voglia riconoscere l’importanza che hanno avuto ed hanno i tuoi colleghi, come Dante Narduzzi, nella tua crescita professionale ti fa molto onore. Diciamo che è un pò come in una squadra di calcio dove gioca un grande campione e poi ne arriva un altro, i due si completano a vicenda a tutto vantaggio non solo per gli altri giocatori componenti la squadra che migliora notevolmente, ma anche per loro stessi.

Francesca: “Ricordo ancora un Trofeo Settecolli dove questo completarsi a vicenda nel pensiero e nell’agire ci ha permesso di risolvere una situazione molto difficile”.

Cronoroma: - Molto interessante, approfondiamo questo discorso perché Francesca De Angelis ed il Trofeo 7 Colli, sono ormai un binomio proverbiale. Raccontaci bene questo episodio significativo avvenuto durante le gare svolte…

Francesca:
 "In realtà si tratta di una cosa che si è risolta in pochissimi minuti, ma visto il contesto, quei minuti sono sembrati anni. Ad ogni modo pochi istanti prima della partenza della prima gara, 100mt. Dorso, puoi immaginare la tensione: inizio del Trofeo, pubblico in silenzio, giornalisti, diretta televisiva, nuotatori che si riscaldano ed io sento la voce di Dante che, tranquillamente, mi dice: “Francesca, qui qualcosa non va..” Mi domando ancora com’è che non sono morta in quell’istante! Partenza rinviata, con Dante abbiamo iniziato a ricontrollare tutto l’impianto, cavi, collegamenti, Start-Time, trombe, tabelloni, computers, insomma vorrei farti notare la velocità con cui abbiamo svolto questi controlli perché senza dircelo, mentre uno verificava una cosa l’altro faceva lo stesso dalla parte opposta della piscina (50mt!). Ricordo ancora che chiamo Dante con l’interfono perché volevo cambiare una rullina e Lui mi risponde che stava già tornando dal magazzino con la rullina nuova!. Insomma per fartela breve, alla fine tutto è andato per il verso giusto e siamo potuti partire regolarmente. Il tutto in pochissimi minuti che a Me sono sembrati secoli. Alla fine applausi e complimenti per tutti nonostante l’inconveniente tecnico che, può sempre capitare ovviamente, ma la differenza la fa il modo come lo affronti e lo risolvi. Ma ripeto: avere al tuo fianco un collega validissimo ti permette di concentrarti al 100% sul tuo lavoro e questo è sicuramente il massimo ed è l’obiettivo a cui dobbiamo tendere per migliorare sempre di più la qualità delle nostre prestazioni professionali. Al Trofeo Settecolli ci sono molto affezionata e rappresenta molto per Me perché fin dai primissimi anni ho avuto la possibilità di essere in cabina di cronometraggio, prima come allieva e poi come D.S.C., ma ancora oggi, dopo 25 anni, sento ancora quella leggera emozione appena iniziano le gare e sono convinta che la sentirò sempre finche sarò D.S.C”.

Cronoroma: - Conoscevo i fatti ma ogni volta che li racconti ci fai stare con il fiato sospeso, complimenti ancora ! Ma continuiamo: “Probabilmente vedendo tuo padre, hai acquisito una incredibile manualità nella gestione, utilizzo e riparazione di qualunque apparecchiatura : computer, tabelloni, cronoscriventi, piastre di contatto, software, programmi di acquisione …tanto per citarne qualcuna. Tutte doti che caratterizzano un Leader…”

Francesca:Adesso non esageriamo, per quanto riguarda software o programmi di acquisizione, posso dire di conoscerli perfettamente ma non sono in grado di ripararli o progettarli. Sicuramente non mi piace andare a dirigere una gara senza aver approfondito ogni minimo particolare. Ricordo ancora che, nella mia prima gara di Salto Ostacoli, ho allestito un “mini percorso” nel salone di casa con cronoscrivente, cellule e tabellone proprio perché non concepisco andare a svolgere il compito a cui sono designata con una preparazione superficiale. Concordo invece sulla manualità, sicuramente aver frequentato un Liceo Tecnico Industriale mi ha formato moltissimo (ero tra i migliori in “Officina”) cosa se vogliamo un pò inusuale come donna, ma adoravo lavorare al tornio con gli strumenti di precisione, una cosa che sicuramente mi ha trasmesso mio padre, il quale tra l’altro era Professore appunto della materia “Officina” in un altro Liceo. Infatti ancora oggi, come ti accennavo prima, leggo lo stupore in chi non mi conosce, nel vedermi utilizzare il saldatore per riparare le piastre.”

Cronoroma: - Doti da Leader…

Francesca: “Questo lo affermi Tu, non mi ritengo un Leader ma invece una persona che ritiene che sia doveroso trasmettere agli altri le proprie esperienze per stimolare una crescita professionale a vantaggio sia del singolo che della Associazione. Quando vedo che un collega che ho aiutato nella formazione ottiene riconoscimenti ed apprezzamenti da persone e/o giudici esterni al nostro mondo ne sono fiera ed orgogliosa”

Cronoroma: - Conosciamo bene la tua modestia, ma posso testimoniarti che sei apprezzata proprio per questa tua caratteristica di essere un leader carismatico e non un leader “spugna” perchè riesci a far rendere al massimo delle loro possibilità chi collabora con Te.

Francesca: “In realtà vorrei proprio questo, purtroppo però non mi riesce con tutti anzi molto spesso vedo intorno a Me un timore reverenziale che non dovrebbe esserci.

Cronoroma: - Sicuramente la Tua carriera professionale ed il nome che porti possono creare una certa soggezione soprattutto nei nuovi arrivati, ma ti assicuro che si tratta più di rispetto che di timore ed inoltre chi come Me ti conosce da sempre, ha notato il tuo impegno nello smussare gli angoli, con ottimi risultati devo dire.

Francesca:Siccome la cosa mi dispiace, sto cercando di modificare il mio approccio con tutti perché sono convinta che con il sorriso si lavora meglio, quindi rispetto si ma non timore”.

Cronoroma: - Il mondo dei Cronometraggio è un’Isola Felice dove una Donna non ha alcun problema ad emergere ed il Tuo esempio lo dimostra inequivocabilmente. Resta comunque il fatto che, nella Società di oggi non esiste una categoria di Donne che riescono a far carriera, senza dover fare sacrifici. Molto, troppo spesso, sono costrette a dover rinunciare a passare del tempo con i propri cari oppure a mettere in secondo piano i propri interessi.

Francesca:
Fortunatamente tra i Cronos la figura femminile non è affatto penalizzata anzi può trovare la sua dimensione tranquillamente. Purtroppo nell’ambito del Nuoto la parte riguardante il “facchinaggio”, montaggio,trasporto, insomma momenti in cui è necessaria l’utilizzo della forza fisica, penalizza molto le Donne creando di fatto una piccola discriminazione. Abbiamo cercato spesso di affrontare il problema ma essendo legati a tariffe e spese importanti non siamo riusciti finora ad ovviare a questo inconveniente. Ma in tutte le altre discipline ormai la tecnologia è migliorata tantissimo da rendere accessibile anche ad una donna non prestante fisicamente, di poter svolgere tranquillamente i servizi di cronometraggio, penso ad esempio gare dove si utilizza il FinishLynx. Riguardo alla domanda se il cronometraggio abbia condizionato o limitato la mia vita privata posso risponderti che faccio tutto questo perché mi piace farlo, era quello che volevo e questo fa sì che spesso non sento la fatica anzi riesco a recuperare energie dormendo. Inoltre essendo contenta riesco a coltivare i miei hobby e passioni al di fuori del cronometraggio con grande piacere e soddisfazione”.

Cronoroma: - Prima abbiamo accennato brevemente alla figura femminile nel mondo del cronometraggio. Per me è un’occasione troppo importante per chiederti qualche riflessione e/o considerazione quale eccellente rappresentante della Quota Rosa dei CronoRomani dove sei in ottima compagnia.

Francesca: “Come detto prima, nei cronometristi la figura femminile è degnamente rappresentata con molte colleghe affermate grazie alla loro professionalità e competenza, solo nel mondo delle piastre la cosiddetta quota rosa è un po’ penalizzata a causa del facchinaggio che crea oggettivamente dei problemi, ma per il resto delle discipline, le Donne sono assolutamente ai primi posti, un vanto per la nostra Federazione visto che ormai il nostro si può definire un hobby professionale. In particolare, tra i Cronometristi Romani, vi sono delle mie colleghe bravissime che hanno fatto e fanno scuola e sono un punto di riferimento per tutti esperti e neofiti”.

Cronoroma: - “A questo punto della nostra chiacchierata/intervista, abbiamo visto che negli anni la tua crescita professionale è diventata esponenziale. Il tuo curriculum Nazionale ed Internazionale è strabiliante. Tutto questo ti ha portato di diritto, come figura altamente qualificata, a far parte della Commissione Paritetica FICr-FIN, incarico che svolgi con grande impegno e dedizione. Sappiamo che uno dei tuoi obiettivi è quello di migliorare la professionalità del Cronometrista durante le gare e sviluppare una proficua sinergia con il mondo FIN . Ce ne vuoi parlare ?

Francesca: “Esatto, ne faccio parte fin dal 2011 e visti i risultati ottenuti sono felice di proseguire. Le nostre Federazioni debbono collaborare evidenziando, in modo costruttivo, le criticità ed i punti di forza sia nostri che loro, per offrire un servizio di Giuria adeguato all’importanza di risultati che il Nuoto sta ottenendo sia in campo italiano che internazionale. Questa iniziativa che si è sviluppata nel Lazio ed in altre Regioni, ci consentirà di raggiungere una uniformità comportamentale in tutte le regioni. Tutto nasce grazie al rispetto ed alla stima che c’è sempre stata tra la FIN e la FICr e mi piace segnalare che da qualche anno al SetteColli, il G.A. invita noi cronometristi a partecipare al breafing iniziale proprio per sottolineare che siamo un unico gruppo componente la Giuria procedendo alle presentazioni. Un altro obiettivo che ci siamo posti è quello di ottenere in tutte le giurie, l’uniformità di giudizio per ovviare ai frequenti dissidi che si accendono tra il G.A.ed il D.S.C su un tempo contestato oppure i back-up e così via. Altri argomenti di discussione sono le norme comportamentali e disciplinari da mantenere sul piano vasca “.

Cronoroma:
- Queste notizie mi fanno molto piacere. Ero presente ad una riunione organizzata da Te ed componenti FIN del Lazio e posso testimoniare che, proprio per sottolineare quanto questa sinergia fosse ritenuta fondamentale, parteciparono i maggiori esponenti delle due Federazioni come Mauretti, Saini, Coccari, Sena ed altri ancora e molti G.A. e D.S.C. del Lazio . Se non sbaglio, ad un convegno di aggiornamento FICr sulle apparecchiature utilizzate dalle varie Associazioni, dedicasti una giornata proprio sulla necessità dell’uniformità di giudizio anche tra i D.S.C.

Francesca: “In realtà il corso era dedicato all’utilizzo delle piastre a livello nazionale, parteciparono due rappresentanti da ogni Associazione ed era riservato solo a noi cronometristi. Fu davvero molto efficace confrontare le varie realtà e le varie problematiche anche tra una Regione e l’altra, sia sulla gestione delle gare e anche sulle differenti apparecchiature utilizzate. Sarebbe molto utile riproporlo nuovamente”

Cronoroma: - Come abbiamo detto prima, tra l’altro, sei anche Istruttore Tecnico di Associazione. Quando si pensa alle “Piastre” impossibile non andare con la mente a Te ma anche nelle altre discipline sei un punto di riferimento come , ad esempio, nei Rally…

Francesca:Come Istruttore di Associazione piuttosto che organizzare corsi teorici in Sede o magari on-line mi piace svolgere l’addestramento sul campo gara. Ritengo, infatti, che una lezione teorica anche di dieci ore, non valga quanto una di attività svolta sul campo gara da un allievo o un collega che sta facendo esperienza ed è per questo che mi considero un Istruttore di Associazione “sul campo”. Preferisco che gli aspiranti, che vogliono specializzarsi, vengano mandati in gara, sotto la mia supervisione, per poterli addestrare in modo diretto. Insomma l’affiancamento “collega esperto/collega neofita” è fondamentale. I Rally mi piacciono moltissimo così come le 1000 Miglia ed altre discipline riguardanti il Motorismo. Con la nostra Associazione abbiamo cronometrato gare Internazionali di primo livello, vedi ad esempio il Rally di Roma, dove ho sempre ricoperto l’incarico di Capo Base oppure dato la partenza nella Prova Spettacolo sotto le telecamere con tutto il pubblico intorno ma vedo che riesco a dare il meglio di Me nel Nuoto, mondo che mi appassiona al punto da seguire i Nostri campioni anche in TV”.

Cronoroma: - Approfitto subito del fatto che hai nominato la Televisione per ricordarti che, tra le decine di cose in cui ti sei cimentata, hai partecipato a programmi televisivi. Ti ricordiamo ancora a “ I Soliti Ignoti” ed anche in qualità di esperta sulle piastre di contatto, in una puntata del programma televisivo organizzato dalla FICr dedicato al mondo del Cronometraggio …

Francesca:Sinceramente non me lo ricordavo più, ma in effetti partecipai ad una puntata de “I Soliti Ignoti” che allora era condotta da Fabrizio Frizzi. Fu un’esperienza molto divertente, il concorrente guardandomi affermava che tutto potevo essere ad eccezione che “Cronometrista Sportiva” (grandi risate… n.d.r.). Invece in quelle trasmissioni organizzate dalla FICr, venivo intervistata per illustrare il Sistema di cronometraggio con le piastre, penso però che mi avessero chiamato solo perché è insolito che questo ruolo sia ricoperto da una Donna”.

Cronoroma: - Tutto qui? Non hai altro da aggiungere? Ok, siamo alle solite. Invece conoscevano benissimo il tuo curriculum e quindi chi meglio di Te poteva spiegare cosa significasse cronometrare una gara di nuoto con le piastre. Noi che ti seguivamo, notavamo lo stupore dei giornalisti che non immaginavano certo cosa ci fosse dietro, quanto lavoro, impegno e responsabilità comportasse allestire una gara , magari un Europeo o Mondiale dove ti stabiliscono il nuovo record mondiale, come è avvenuto anche adesso nei recenti Europei di Roma 2022 e poi che tutto ciò fosse gestito da una Donna era un piccolo scoop!

Francesca:La trasmissione si svolse in collegamento dai loro studi di Brescia, mentre Io mi trovavo a Roma, tutto avveniva in diretta ed in effetti riuscii a cavarmela abbastanza bene, Una bella esperienza anche quella ma continuo a pensare che, siccome avrebbero potuto chiamare anche altri esperti sulle piastre, la scelta sia ricaduta su di Me per il fatto, insolito, che fosse una Donna a farlo”.

Cronoroma: - Francesca al di fuori dei Cronos. Sappiamo che ami il Canottaggio così come cucinare ( sei un’ottima cuoca, corsi al Gambero Rosso…), la musica di Renato Zero da vera Sorcina non perdi un suo concerto da anni… Altri hobby / passioni ?

Francesca: - “Behh, vorrei coltivare altre passioni o hobby ma mi faccio bastare quelli che hai elencato perché proprio non saprei dove trovare il tempo. Adoro il canottaggio, pensa che con il mio Gruppo Sportivo abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni vincendo due Campionati Italiani Master. Insomma, cerco di rubare sempre ogni momento libero perché spesso si sovrappongono le gare da cronometrare con quelle mie di canottaggio ma, magari andando a “3000”, riesco conciliarle tutt’e due. Ultimamente con il mio circolo sportivo abbiamo partecipato alla “Vogalonga” una splendida manifestazione che si svolge a Venezia lungo i canali. E’ stato bellissimo ed emozionante vogare sul Canal Grande sotto il ponte di Rialto con una cornice di pubblico splendida, in totale percorri 30km, insieme a 1700 imbarcazioni che vengono da tutto il mondo, grande fatica ma ben ripagata”

Cronoroma: - Francesca in cucina! In questo periodo di pandemia e lockdown sono esplosi i food-network dedicati alle ricette ed ai ristoranti specializzati, ma noi sappiamo che Tu sei un’ottima cuoca. Hai partecipato tante volte ai corsi del Gambero Rosso e tutti i tuoi amici fanno a gara per averti a casa loro dietro ai fornelli quando c’è da organizzare una festa con cena gourmet. Sei celebre per le tue polpette di melanzane..!

Francesca:E’ vero, le polpette di melanzane sono una ricetta di mia madre ed ottengo sempre molto successo quando le faccio. Adoro stare tra i fornelli, mi rilassa moltissimo e quando riesco a stare con i miei amici, mi piace cucinare per loro. Come avrai notato, se decido di fare una cosa la faccio se mi piace perciò devo farla al meglio delle mie possibilità e la cucina non fa eccezione (ride n.d.r.). Anche cucinando ho avuto tanti riconoscimenti e soddisfazioni che mi hanno gratificata moltissimo. Forse ti può interessare sapere che quando ero in Congo per gli All African Games, ho cucinato per l’Ambasciatore, che era di Roma e per tutti i suoi amici, una apprezzatissima Amatriciana!”

Cronoroma: - Fantastico! Una vera chicca, doveva essere buonissima…E adesso parliamo di Renato Zero: sappiamo tutti che sei una Sorcina…

Francesca:Quando andavo a scuola, un mio primo fidanzatino mi fece ascoltare le sue canzoni. Mi piacquero fin da subito non solo le melodie ma anche i testi delle sue canzoni che reputo delle vere poesie, cominciai da allora a seguirlo e lo faccio ancora oggi. Sono stata a sentirlo a Milano, Catania, Palermo, Torino, Arena di Verona e Roma ovviamente. Insieme ad un altro cronometrista, Giovanni Bresciani, Sorcino anche Lui, condivido la stessa passione e andiamo sempre al concerto di apertura e chiusura dei suoi tour”.

Cronoroma: - Francesca, come abbiamo visto, sei giovanissima ma al tempo stesso una veterana del mondo del cronometraggio italiano ed internazionale , chi meglio di Te quindi, può esprimere qualche riflessione / consiglio prezioso ed utile per chi inizia in questi anni a cronometrare, magari con il sogno di poter arrivare ai prestigiosi traguardi raggiunti da Te.

Francesca: “ Ti rispondo con la parola che mi hai sentito pronunciare molto spesso. PASSIONE. Chi si avvicina al nostro mondo per diventare cronometrista deve chiedersi se ha la passione per farlo e quanta ne ha, perché ti assicuro, ce ne vuole tanta ed è fondamentale. Passare i week-end cronometrando magari alzandosi all’alba, con il caldo o al freddo, sole o pioggia…insomma sai benissimo che per fare la nostra attività di passione ce ne vuole e tanta. Purtoppo ultimamente, ho visto pochi con quella luce negli occhi, quella curiosità di imparare ma fortunatamente sono la minoranza. Sta a noi, Cronos esperti, aiutare, stimolare e supportarli per far sì che si appassionino. Dobbiamo far capire che se una gara è andata bene è anche per merito loro e ne devono essere fieri ed orgogliosi. Questo li porterà a migliorarsi sempre, inoltre, come avevamo accennato precedentemente, l’esperienza sul campo gara è la parte formativa di un cronometrista , non a caso l’esame finale si fa dopo un anno, periodo durante il quale, l’allievo conosce cosa vuol dire fare il cronometrista ma al tempo stesso noi conosciamo l’allievo, i suoi punti di forza e le sue carenze , dove si dovrà migliorare ma, ripeto ancora: senza passione non vai da nessuna parte”.

Cronoroma: Si conclude con queste parole dense di significato ed esperienza l’incontro con Francesca De Angelis che Noi di Cronoroma ringraziamo per la Sua cortese diponibilità augurandole un prosieguo luminoso della sua stupenda carriera.

…ad maiora