Agosto è il mese notoriamente dedicato alle Sagre ed ai Palii, il 18 pv si svolgerà quello di Palestrina, scopriamolo insieme : Il Palio di Palestrina affonda le sue origini nei giochi che nel medioevo si facevano in occasione di particolari ricorrenze. Per la prima volta, viene denominato “Il Palio di Palestrina” in un documento dell’archivio vaticano che narra delle manifestazioni tenute a Palestrina in occasione della visita di Papa Innocenzo III, nei primi anni del 200 d.C. Sin dal 1400, venivano corsi 3 Palii: uno in onore di San Martino, uno in onore di San Giordano ed uno in onore di Sant’Agapito. Nel 1870, dopo l’annessione dello stato pontificio allo stato italiano, i palii vennero soppressi, per poi riprendere all’inizio del 900. Oggi dei tre palii resta solo quello di Sant’Agapito, la cui attuale forma con manifestazioni, taverne e cortei risale al 1978. Durante il Palio di Sant’Agapito si sfidano quattro quartieri storici: Porta San Martino, Porta San Giacomo, Porta San Cesareo e Porta San Biagio. Al vincitore spetta il Palio, ovvero lo stendardo con l’immagine del Santo. La Giostra della Scifa, viene così chiamata perché i cavalieri dei 4 quartieri, correndo con un cavallo, devono infilare con un asta un anello situato sotto il caratteristico recipiente di legno (la “scifa” appunto). La giostra affonda le sue radici in epoca preromana dove i rappresentanti dei vari “collegia” gareggiavano per accaparrarsi lo “skifos”, un recipiente circolare di metallo prezioso.
Timing e classifiche a cura di A.S.D. Cronometristi Roma
Agosto è il mese notoriamente dedicato alle Sagre ed ai Palii, il 18 pv si svolgerà quello di Palestrina, scopriamolo insieme : Il Palio di Palestrina affonda le sue origini nei giochi che nel medioevo si facevano in occasione di particolari ricorrenze. Per la prima volta, viene denominato “Il Palio di Palestrina” in un documento dell’archivio vaticano che narra delle manifestazioni tenute a Palestrina in occasione della visita di Papa Innocenzo III, nei primi anni del 200 d.C. Sin dal 1400, venivano corsi 3 Palii: uno in onore di San Martino, uno in onore di San Giordano ed uno in onore di Sant’Agapito. Nel 1870, dopo l’annessione dello stato pontificio allo stato italiano, i palii vennero soppressi, per poi riprendere all’inizio del 900. Oggi dei tre palii resta solo quello di Sant’Agapito, la cui attuale forma con manifestazioni, taverne e cortei risale al 1978. Durante il Palio di Sant’Agapito si sfidano quattro quartieri storici: Porta San Martino, Porta San Giacomo, Porta San Cesareo e Porta San Biagio. Al vincitore spetta il Palio, ovvero lo stendardo con l’immagine del Santo. La Giostra della Scifa, viene così chiamata perché i cavalieri dei 4 quartieri, correndo con un cavallo, devono infilare con un asta un anello situato sotto il caratteristico recipiente di legno (la “scifa” appunto). La giostra affonda le sue radici in epoca preromana dove i rappresentanti dei vari “collegia” gareggiavano per accaparrarsi lo “skifos”, un recipiente circolare di metallo prezioso. 